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Se in paesi liberi, ma da lungo tempo costituiti, sicuri di sè, della propria autonomia, codesto può concepirsi o tollerarsi, - ciò, sembra a noi, che non si possa saviamente acconsentire in uno Stato come il nostro, sorto da ieri, e che, fra pericoli interni ed esterni, si trova ancora sulla via della sua consolidazione.
Visto l'avversario necessariamente comune ai due partiti extra-legali in Italia, - il repubblicano, sul quale s'innesta il socialista (1), ed il clerico-intran-
(1) Il sorgere del partito socialista venutoci d'oltre Alpe, pare che abbia influito a richiamare a novella vita, od a vita più operosa, il vecchio partito repubblicano, nelle suo due scuole, l'unitaria e la federalista. - Costituitosi il primo, il socialista, a gruppo in Parlamento, con nuova introduzione, anche il repubblicano volle affermarsi, costituendosi pur esso a gruppo distinto nella Camera.
Ora è canone del socialismo, che si debba passare per la repubblica, onde potersi esso mettere alla prova, nel suo grande obbiettivo del rinnovamento sociale.
Nel fine pertanto, diremo immediato, di abbattere le istituzioni monarchiche, i due partiti si soccorrono a vicenda; e certo il partito repubblicano, che vuole ritenersi più prossimo alla meta, non può direttamente sconfessare, combattere il nuovo partito, che in breve tempo ha data tanta prova della sua forza d'espansione, e che si offre a lui in tacita, ma sostanziale alleanza.
Il partito repubblicano, sollecitato da sì pericolosa concorrenza, certo per ora si argomenta di trarre dal partito socialista quei maggiori ed immediati appoggi che, per la natura delle cose, esso verrà prestandogli, - ma non sappiamo se non verrà anche un giorno nel quale potrà dichiararsene indipendente, respingendone ogni solidarietà, nel qual caso potrebbe riuscire per lui molto imbarazzante anzi pericolosa, la resa dei conti. - E badino che il socialista, Kantzky, nel congresso ultimo di Stoccarda dello scorso ottobre, ebbe a definire il socialismo, il partito della cupidigia , sia nelle sue sfere dirigenti, che nelle masse, - il quale suo ultimo asserto avrebbe voluto anche provare, colla dimostrazione, che il socialismo è più turbolento, là dove gli operai stanno meglio.
Versa sull'argomento, il mio libro Socialismo ed Anarchia, edito in Roma dai Fratelli Bocca nel 1895, al quale fanno seguito altre pubblicazioni minori.