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alla sua volta, eminentemente filosofico-civile, perchè ha soppresso col potere temporale dei papi, l'ultima istituzione medioevale del feudalismo religioso, che ha sempre aduggiato il progresso umano, e che ultimamente si è voluta riaffermare sempre tale col sillabo e col dogma della infallibilità. - Ora questa Italia così rinnovatrice, razionale, di fronte al Papato, si troverebbe come potenza fra le altre del mondo, nella più commiserevole posizione, particolarmente in ciò che riflettesse la sua politica estera, e per trattati di alleanza e per possibili guerre. Il governo dello Stato italiano, prima di decidersi in tali negozii, dovrebbe assicurarsi il beneplacito della Curia Romana, - in una parola, sembra a noi, che l'Italia, nella ipotesi svolta sin qui, diverrebbe la sagrestia d'Europa.
Non è pertanto a credersi, nè punto da augurarsi, che in tale soluzione delle nostre difficoltà interne vi sarebbe il consenso del popolo italiano, - ed allora perchè eccitarlo di continuo con una agitazione che si risolverebbe in un soddisfacimento vano, bizantino, a fondo di un vieto classicismo, e senza alcun vantaggio, anzi con depauperamento del patrimonio. liberale, civile della nazione ?
La questione del dissidio fra l'Italia ed il Papato non presenta in oggi, al più profondo statista, una via di soluzione, e solo per necessità di legge istorica potrà offirirla il tempo, o con imprevedibili avveni-