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Io temporeggiai volontariamente il termine fino a 4 ore (1) dopo il mezzogiorno, ma vedendo che la ribellione si faceva più forte, feci aprire il fuoco dal castello sulla città, ed incominciai l'assalto sopra tutti i punti.
Siccome io non avevo che 4 pezzi di cannoni alla porta Torrelunga, e tutte le entrate fortemente barricate, non si potè a prima giunta penetrare che per questa porta.
L'attacco di essa venne facilitato da una divisione di riconvalescenti che io feci partire sotto la direzione del tenente Imresk prendendo la via dei Bastioni disperdendoli in modo di operare di fianco sulla barricata della porta medesima.
Il tenente Imeresk eseguì l'attacco con distinta bravura e gl'insorgenti al primo giungere furono dispersi dalla barricata in modo che la colonna esterna del generale Nugent potè penetrare per questa porta nella città. Contemporaneamente feci sortire dal castello il 1° battaglione Baden ordinando di assalire anche da quel lato la città.
Allora cominciò un combattimento micidiale il quale cogl'insorgenti venne condotto da barricata a barricata, da casa a casa, colla massima ostinazione; io non avrei giammai creduto che una causa così cattiva potesse essere sostenuta con tanta perseveranza. Ad onta di questa disperata resistenza, sebbene l'assalto non si potesse effettuare che in parte e con forti cannoni, le nostre brave truppe sotto grave perdita con eroico coraggio occuparono una fila delle prime case; ma siccome tutte le colonne non poterono ad un tempo penetrare nella città, comandai sul far della notte di sospendere ogni progresso nell'assalto e di mantenere soltanto le parti conquistate.
Il combattimento durò sino a notte inoltrata. Al primo aprile sul far del giorno si rinnovò il suono delle campane
(1) L'Haynau non volle in questo, come in altri particolari, essere esatto; il bombardamento da lui aperto cominciò alle ore tre, non alle quattro.