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Sulla costituzione e sull'operato del Comitato Segreto d'insurrezione di Brescia, informa con molti particolari il fu Sacerdote De Ruschi, Curato della parrocchia di S. Alessandro, nel seguente suo:

Promemoria (1)

Nel 1848-49 componevano il Comitato d'insurrezione in Brescia il medico Guala Bartolomeo, l'abb. Beretta, l'ing. Felice Laffranchi, l'abb. Tiboni, Lucio Fiorentini, l'avv. Piccino Violini, Tito Speri, Costanzo Cattaneo, l'abb. De Ruschi Bartolomeo, l'abb. Robaisini Faustino e qualche altro che non ricordo.

Esso teneva assidua corrispondenza col Comitato Lombardo in Piemonte, dal quale riceveva istruzioni e ordinanze per la miglior riuscita degli eventi.

Quando si pensò a raccoglier giovani volontari per inviarli in Piemonte a ingrossare l'esercito si dovettero formare dei sottocomitati cooperatori nella Provincia, e a questo specialmente s'adoprò il Robaisini che aveva estesissime conoscenze; a Gardone Valle-Trompia dirigeva lo speziale Franzini, a Lodrino e contorni il medico Agostino Arici, ad Ome il prete D. Pietro Montini, a Brozzo il prete Fausti, a Pedaguaga quel medico condotto, di cui non ricordo il nome. Quest'ultimo veniva specialmente incaricato dei tagli di ponti e di strade per ritardare e imbarazzare la ritirata austriaca.

Fino dai primi di dicembre 1848 s'incominciò l'invio dei giovani, e con essi non pochi soldati italiani fatti disertare dai reggimenti austriaci. S'inviavano quei di città ad Ome, da Ome a Pezzaze e quindi in Valle Camonica. Si tennero nascosti in una uccellanda dei Franzini al di sopra di Gar-

(1) L'originale è presso l'autore.


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