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rono al Palazzo Bargnani e concentrarono in sé tutti i poteri.

Il Comitato d'insurrezione non istette inoperoso, così con tutta la sua forza, impedì che la rivoluzione trascendesse, seppe animarla e contenerla, e a dispetto di quei pochi riuscì a dirigerla. La mattina del 25 il Comitato di pubblica difesa intercetta due lettere indirizzate dal Piemonte al Comitato d'insurrezione, nelle quali lo si avvertiva della disfatta dell'esercito sardo. Le nasconde al popolo, pubblica e fa correre false notizie, anzi si parla a lui di vittoria.

Si attendevano con ansia i dispacci del Comitato Lombardo; e il Berretta incontrando sul Dosso il De Ruschi se ne diceva disperato, ma il De Ruschi a mezzo di un suo amicissimo che era nelle grazie del Contratti, avea poco prima saputo delle lettere intercettate, e ne assicurò il Berretta.

P.te Bartolomeo De Ruschi

 


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