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volmente anche ad ammirare la forza, l'audacia, quasi a confonderla colla magnanimità, la quale per altro non può scompagnarsi mai dalla giustizia. Siamo nella vita ordinaria tanto soliti a dover ubbidire, che, quando alcuno si rizza animoso a invertir le parti, a imporre la propria volontà a chi è assuefatto a far valere la sua, noi, poco badando alla ragione o al torto, ci sentiamo inclinati a riguardarlo con occhio benevolo, e quasi per istinto ci mettiamo dal lato suo.
Così accadde allora. E certo non si tacque un altro sentimento. Le assise di que' gendarmi e militi