pag. 27
gli abitatori nel sentimento della paura e della propria loro impotenza proponeasi la dura mano che afferrati avea di nuovo i nostri destini. Incontanente per ciò il 28 febraio due compagnie di fanti leggieri, i così detti jegher o cacciatori tirolesi, furon viste di Brescia a gran marcia andare verso Valtrompia. Maravigliavano le genti delle terre lungo la via; non sapevano spiegarsi quella mossa; aspettavano alcun che di sinistro. La grossa schiera, quattrocent'uomini, comandata da un capitano Peters, fece alto a Tavernole, intimando che sùbito si apprestasse il rancio. Indi parte,