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Ma fu tutt'altro. Quanta parte alle fazioni delle dieci giornate coloro abbiano preso, non è chi notò. Bensì tutti in breve ricomparvero incolumi, e presto s' aggiunsero più compagni, tal che se ne contarono sin trentacinque o quaranta, facendosi la cosa molto seria e grave più che innanzi non fosse stata. Capo della masnada era Michele Brégoli sopranomato Solfrì, di Mondaro, sui ventotto anni: tre altri appartenevano allo stesso comune; Francesco Gabrieli pur di Mondaro, detto Morèt; Bortolo Calcini (Fich) di Pezzazole. Andrea Fada (Balaròt) di Lavone: ed erano sin da princi-


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