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pio con questi un Faustino Santomasi (Scagnì), originario trivigiano ma da tempo in Brescia, e Giambattista Cioli di Cimmo. I nomi degli altri restano ignoti.
Primo su cui cominciò a pesare il ritorno di cotal gente fu il Giacomo Gabrieli ricordato già due volte. La sera del 20 aprile lo fecero chiamare nell'osteria di Luigi Gabrieli: protestavano che volean pacificarsi con lui. Avutolo, il minacciarono. e tuttavia furon contenti che in iscritto si confessasse pagato di due crediti, di trenta e di trecento lire, verso Ventura Piacenti, il quale non ricusò nullameno, al tempo, di pagarli.