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Austriache 200 dicco duecento per la lettera dilaziatta dalla Deputazione di Irma.
Per la Socetta dei disertori
Il giorno appresso con più compagni andò pel Contrini il Bregoli a Pezzoro, ch'è la terra bresciana dove manco si muore. Le consuete intimazioni e minacce. Il Contrini ripetè che la cassa era vuota, ma s'ingegnerebbe di provedere: gli dessero un giorno o due; porterebbe a Pezzaze il denaro. Lo recò in fatti al terzo dì, lo contò al Bregoli in persona, che gliene fece quitanza, intimando al comune d'Irma la restituzione,