pag. 64

cesse nulla: tornerebbero presto. Proseguirono a Lavino difilatamente, toccato Ombriano passando. L'arciprete Pirlo trovò la casa a soqquadro: accusò poi che inancarongli un pezzo da lire 40, uno da 20, due sovrane e mezza, 222 lire austriache e altre 15 di elemosine, due monete d'argento antiche, due orologi d'argento da tasca, più capi di biancheria. Assai maggior danno fu la salute scossa. che declinò a vista e non tardò guari a trarlo al sepolcro.

Non era il Vivenzi a Lavino, sì la moglie di lui co' figliuoli: e maravigliando essa alla richiesta di diecimila lire, e dicendo


Inizio - Start
www.brescialeonessa.it