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tanti, pianto di donne, spavento di vecchi e d'inermi, strillar di fanciulli, è inutile il dire. Ma nello stesso tempo. una esaltazione, una smania, un entusiasmo di guerra, una rabbia di vendetta, sorgeva ne' più animosi; uno spiccarsi dalle porte, un accorrere, un gridar viva l'Italia, viva il Piemonte ad ogni colpo di bomba, un vociferar per le strade, un chiamar lumi alle finestre, un affollarsi di gente infuriata, la più parte basso popolo, o al Municipio radunato a consulta, o al teatro fatto caserma credendo trovar armi, un ritornar, non trovandone, alle case per bastoni, per spiedi, per forche, per ogni guisa d'istrumenti d'offesa. Aveva durato il bombardamento più di due ore; quando incominciarono le campane a suonare a stormo: allora il bombardamento cessò; né più si rinnovò per tutto il resto della notte. Varie case ne furono offese, un guasto di mobili, e morte di due fanciulli.
Nel giorno 24 seguente il comandante del castello tornò due volte a bombardare, ma debolmente e con poco o nessun danno; la prima volta per coprire la sortita di due gendarmi che spediva a Mantova per soccorso, la seconda verso mezzo giorno. Frattanto un'altra folla di popolo, maggiore di quella del giorno precedente presentavasi allo spedale di Sant'Eufemia, il quale essendo, come ho detto, la sera innanzi stato abbandonato dal corpo di guardia, vi restavano presso a poco i soli ammalati, e i convalescenti che non erano stati in grado di portarsi in castello. Gridava il popolo che si aprisse la porta, ma la porta non aprendosi, cominciava a far fuoco contro le finestre. Allora quei di dentro esponevano la bandiera bianca; ma il popolo continuava a gridare che si aprisse la porta, ed urtava fieramente per atterrarla. Finalmente veniva aperta; allora la piena inondava e si spargeva qua e colà pel convento in cerca dell'armi: ma non trovarono che da quaranta a cinquanta fucili in una stanza terranea che indicarono alcuni soldati italiani: non é a dire con quale avidità si lanciassero a quei pochi fucili, e come l'uno all'altro li rapisse di mano.
Da Sant'Eufemia passarono agli spedali di San Luca e di San Gaetano, che non fecero resistenza, ma colà pure poche armi si trovarono.
Se ciò che finora accadeva, lasciava poca speranza di pa-