pag. 444
il solo sussidio, che oltre a pochissimi del Piemonte, si fosse potuto ottenere dalla provincia. Questi erano i provvedimenti a cui davano opera i duumviri. Quanto al municipio, stando sempre in riguardo di non trascorrere le vie legali, restringevasi, come autorità, che, in assenza delle superiori, era rimasta al governo della pubblica cosa a provvedere, al buon ordine interno e alla sicurezza delle sostanze e delle persone. Alla dirigenza del municipio presiedeva in questi giorni il dottor Girolamo Sangervasi, per facoltà conferitagli dall'avvocato Salesi, e dappoi dal consiglio Comunale, rinunciante il Saleri, confermatagli. Intanto gli Austriaci, avuta la risposta dei duumviri, moveano da Santa Eufemia , e respinti gli armati bresciani che dalla banda dei ronchi tentavano far sosta, s'inoltravano a San Francesco di Paola. Parve ai duumviri che in tanta vicinanza del nemico, per meglio accendere il popolo ad .accorrere alla difesa, fosse necessario di far suonare le campane a stormo. Ma un grave ostacolo a ciò si opponeva pel motivo seguente. Erasi fino dal giorno 24 il capo-medico Lowstein presentato al municipio, pregandolo che volesse provvedere ai bisogni de'suoi ammalati, ed il municipio aveva ordinato che tutti venissero raccolti nello spedale di Santa Eufemia in città, e che fosse provveduto ad ogni loro bisogno e di vitto e di cura medica. Di che, il capo-medico, per gratitudine , si offeriva spontaneo a far opera col comandante del castello che volesse desistere dal bombardamento, per non esasperare il popolo maggiormente, e precipitare le cose agli estremi. Accettata questa sua proferta, andava, e riferiva per risposta che il bombardamento cesserebbe, né più si rinnoverebbe, purché il municipio continuasse ad aver cura degli ammalati , mandasse ogni giorno un rapporto sullo stato dello spedale, e non si suonassero campane. Per questo, allorché i duumviri proposero che si suonasse a martello, un grido di detestazione sorse unanime fra i membri del municipio, che spaventati , diceano, come al primo tocco di campana il castello avrebbe rinnovato il bombardamento. Rispondeano i duumviri che il suono delle campane era necessario ad eccitare l'entusiasmo della difesa , che non c'era altro modo di raccogliere i difensori sotto l'armi; che il comandante del castello , si suonasse o non si suonasse,