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condiscese per grazia ad aspettare fino alle due pomeridiane, preso appunto sull'orologio e senz'ascoltare altra replica dei deputati, li accomiatò. Tornati i deputati con questa risposta, non rimanendo che a scegliere fra la resa e la guerra, si stabilì di rimettere la scelta al popolo che si trovava raccolto sotto la loggia del Municipio, aspettando il ritorno dei deputati. Fu scritto con più immaginazione che storica verità, che di frementi moltitudini si trovasse gremita non solo la gran piazza, ma le vie circostanti, le finestre delle case, e insino ai tetti; e che quando fu fatta conoscere al popolo la risposta, dell'Haynau, e proposta la scelta, un solo formidabile grido - guerra - levossi, che parve passare le stelle, e che il suono ne andò sino ai colli suburbani, ed al campo nemico. Questo con verità si può dire, che la guerra domandarono alcuni, la resa nessuno. [nota a piè pagina - Qui il manoscritto ha tre varianti, delle quali la presente risulta più chiara. Testimoni oculari ne accertano che il grido di guerra fu fiero ed universale.] Haynau l'aspetto fino alle due, l'aspettò fino alle tre pomeridiane; ma l'aspettò indarno.
Allora i cannoni e le bombe incominciarono a tonar dal castello; alle quali risposero sulle torri le campane suonate a popolo. Una incitazione, una smania, una rabbia di guerra, un entusiasmo d'armati, uno spavento d'infermi, sorgeva subitamente, un adunarsi, un dividersi, un precipitarsi alle sbarre, alle mura, alle porte cantando viva l'Italia. I duumviri essendo venuti in cognizione che molti, saputo del primo armistizio e dubitando del secondo, si lasciavano prendere dallo sconforto, ad oggetto di togliere queste sinistre impressioni, mandarono fuori il seguente proclama, col quale studiavansi di provare la verità di quanto avevano asserito nel precedente del 29, pubblicato come dicemmo, il giorno 30.
" Comitato di pubblica difesa.
" Brescia 31 marzo 1849.
" Venne riferito a questo Comitato che molti cittadini,
" venendo in cognizione dell'infame armistizio conchiuso dal
" Duca di Savoia sotto nome di Vittorio Emanuele, re di Sar-