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scritti, presentavasi all'Haynau, che lo ricevette sulla spianata. Fu aspro e severo dapprima, più mite dappoi il contegno del Maresciallo, e il colloquio durò quasi due. Lagnossi che la città non avesse più presto mandato, mostrò di temere che fosse troppo tardi perch'egli potesse trattenere le sue truppe, mostrò l'incessante rovinar di case crollanti, e di fiamme sorgenti , segno di un furore che non ammetteva ritegno, mostrò in lontananza le nuove truppe avanzantesi sopra la città, delle quali vedeansi luccicare le bajonette fra la polvere sollevata sotto i loro passi, ed alle quali egli diceva non aver facoltà di comandare. Queste difficoltà egli faceva per cansar di dichiararsi se prima non gli venivano rimessi i prigionieri, non assicurandosi della città finché in mano di lei rimanesse questo pegno. Difatti la liberazione dei prigionieri fu la premessa, senza la quale egli concluse che non era possibile intendersi; e con questa conclusione licenziò il Padre Maurizio. Tornò questi con tale risposta al Municipio; dal quale essendo i prigionieri stati tosto rimessi in libertà, tornò di nuovo in castello con commissione di dire al Maresciallo che i prigionieri erano a sua disposizione. Allora il Maresciallo lo rimandò dichiarando che accettava la resa della città a condizione che le sue genti si ammettessero senza resistenza, che ad ogni colpo di fuoco che uscisse dalle finestre gli autori sarebbero uccisi e le case incendiate, che i prigionieri di guerra gli fossero consegnati, e che sei ostaggi di loro sicurezza gli fossero stati dati fino alla loro consegna. Non si spiegava intorno al riscatto al quale dovesse sottoporsi la città, e che poi determinò nella somma di sei milioni di lire austriache, da pagarsi dalla città e provincia a titolo di espiazione; ma dichiarava che nulla di ostile sarebbe accaduto né alle vite né alle sostanze dei pacifici cittadini. Accettò il Municipio più che di voglia queste condizioni; e veramente nei termini in cui si trovavano le cose, erano, massime l'ultima, purché si fosse potuta, come non si poté interamente , attenere , più che accettabili. E tanto lo erano, che quando furono conosciute dai cittadini, che stavano in aspettazione del sacco generale e di peggio, avendo trovato popolar fondamento la nuova del secondo armistizio, i più ostinati in questa falsa credenza, ne


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