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traevano motivo di non ricredersi, sofisticando che l'Haynau non sarebbe, se non avesse dovuto ritirarsi dalla Lombardia, stato tanto facile, e che questa sua facilità proveniva dall'esercitare ch'ei faceva un atto arbitrario, per avere in mano ad ogni costo la città, e farne a suo senno prima d'abbandonarla. Tanta, massimamente nei tempi di turbazioni politiche, è l'inclinazione ad accettare ed a credere le cose più stravaganti; tanto, allorché una storta credenza è penetrata nel volgo, ed anche in chi si crede non volgo, è difficile a sbarbarla. Questa opinione del secondo armistizio di Chzarnowsky, è da mettersi insieme con quella del tradimento di Carlo Alberto, la quale in alcune menti dura tuttavia radicata, e che sorta fra le vicende della prima campagna, non fu l'ultima delle cagioni , che spinsero quell' infelice a tentar la seconda.

Ma benché fossero le cose portate a questi termini di composizione, non erasi tuttavia potuto ancor rompere le teste più dure: la guerra, se cosi si può dire, sopravviveva alla pace; e ciò che oramai più non potea fare il coraggio faceva la disperazione. Alle ore quattro pomeridiane avendo l'Haynau, ricevuto un rinforzo di un battaglione di Croati e una batteria di mortaj, quelli da Verona, questi da Mantova, li fece tosto mettere in azione. Tirate le artiglierie sulle mura, e disposti alcuni cannoni direttamente alle bocche delle contrade più spaziose, cominciò con scariche a scaglia a tenerle spazzate di difensori, poi, sturbati con falsi attacchi e rumoreggiare di moschettieri i trincerati ai ripari, faceva improvvisamente voltare il cannone contro il fabbricato, aprendo brecce ne' muri, fra le quali, allargandole i guastatori , si cacciavario poscia i croati con ferro e con face, e passando di casa in casa uscivano a fianco e per di dietro alle meglio munite trincee, e costringevano i difensori a ritirarsi sbaragliati e confusi. A questo modo gli uni acquistando, gli altri perdendo più sempre terreno, il cerchio della difesa si trovò finalmente ridotto in poco spazio fra porta Pile e San Giovanni, dove serrati ed anche diminuiti di numero, i più ostinati non cessarono fino a notte di far resistenza. Intanto il Municipio si dava premura di notificare ai cittadini la fatta capitolazione mandando intorno persone annunciando la prossima entrata degli Austriaci,


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