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Il Contratti insisteva perchè il popolo aspettante fosse interrogato. Esciva dunque il Sangervasio, e dall'allo della ringhiera municipale, dinanzi a quella vasta e fremente moltitudine tutt'altro che scorata ed abbattuta, di che gremita era la piazza, gremite le prossime vie, le circostanti finestre e infino i tetti, alzò la mano, e in mezzo al cupo mareggio di quell'immane assembramento chiedendo la parola, fu silenzio profondo e religioso come di popolo aspettante una parola di vita o di morte. Il Sangervasio, letta la dura e superba intimazione, narrato come venissero i nostri parlamentari colassù ricevuti, e delle due ore per misericordia concedute, chiedeva al popolo se cedere si dovesse o combattere per la patria libertà.
Guerra all'ultimo sangue! Vogliamo la guerra - fu il solo grido che si levò: grido tremendo che n'andò fino ai colti suburbani, e che dentro ai covi della rocca Cidnea piombò certo sul cuore dei satelliti del Leshke e dell'Haynau.
Dunque alle barricate, ai ciottoli, ai tegoli delle case, riprese allora il Sangervasio, e costanza e virtù quale avete fin qui manifestata.
Ai forti detti l'immenso grido quetò come d'un tratto: il popolo si disciolse, deserta e muta restò la piazza; dileguavano i cittadini, ma come vinti dal pensiero di un disperato disegno, correvano ulle case per abbracciare i figli, assicurare le donne, impuonar l'armi ed uscirne alle poste. Gl'inermi intanto disselciavano le strade, piantavano impedimenti e barricate. I banchi delle chiese, le tavole, le botti, i carri, i tronconi, i mobili d'ogni fatta s'ammucchiano, si puntellano, si rintoppano in sulle strade: le donne ed i fanciulli presidiano di sassi i davanzali delle finestre, apprestano l'armi; altre corrono alle mura ed alle barricate, e due sorelle fra queste, onorate fanciulle " che a vederle movevano pianto