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truppe! Croati dal fiero piglio, parecchi senz'armi, d'impedimento al bottinare, e saccomani con essi, Stiriani, Tirolesi, Rumeni, Badesi, e tutti avidi di sangue e di rapina. In sul tramonto lo stato manggiore chiede viveri ed alloggi; e il Municipio (durato ancora fra tanto abbattimento), nella fuga de'beccai, degli osti, dei pizzicagnoli, de' fornai, s'affaccendava per contentarlo, nè senza rischio; perchè discesa la notte, spezzate le lampade, chiuse le porte e le finestre, rigurgitanti di soldati le vie, l'attraversarle era pericolo di morte. Finalmente avuti li fornitori della rocca, n'otteneva quindicimila razioni di pane, di vino, di salumi, e strami e legno per tutto l'esercito.
Intanto fra quelle tenebre ed il selvaggio gozzovigliare dei vincitori, dal profondo delle contrade udivi i colpi feroci delle mannaje sfracellanti le porte; poi lamenti degli spogliati e luride bestemmie degli spogliatori, cui servivano di tede i fuochi dei bivacchi, d'intorno a cui s'aggiravano come spiriti infernali. Vero è che una cotal convenzione veniva allora gridata, in questi termini concepita:
I. Le porte della città dovranno essere aperte pel libero passaggio degli imperiali.
II. Chiunque verrà sorpreso coll'armi in mano, verrà fucilato.
III. Ai tranquilli abitanti non verrà fatto nulla di ostile.
Ma il nulla di ostile si fu, che i cittadini venivano assaltati per le strade come colti da masnadieri, spogliati di quanto s'avessero, e beato cui non toccasse che questo: perchè erano imprecazioni, busse ed insulti d'ogni fatta. Parecchi poi, come lor talentava, trascinavano in castello, fucilavano dentro le fosse. Ti star italiana, ti star briganta, - marsc; e per quel giorno e per gli altri appresso l'infelice era indarno aspettato dalla tremante famigliuola.