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rilievi. Eppure di que' projettili e delle polveri consumate dal terribile Haynau [1] mandavano i Tedeschi al Municipio grettamente le polizze perchè venissero pagate, intimandoci altre somme per un monumento che volevano da noi costrutto alla memoria dei loro caduti.
Ultimo e sacro ufficio che a noi rimanga, è di raccomandare a queste pagine i cari nomi dei nostri martiri, affinchè la pietà dei superstiti ne li scolpisca su colonna votiva, la quale è tempo si levi, testimonianza non peritura della infelice loro virtù [2].
Vero è che un monumento fu loro posto in Brescia da re Vittorio Emanuele: ma, sull'esempio dell'altre città sorelle, avremmo desiderato che dei sacri loro nomi si fosse gloriosamente rivestito, e che non dalla regale munificenza, ma si fosse innalzato dalla nostra gratitudine.
- Nel settembre del 1850 visitava in Londra l'Haynau la fabbrica di birra Bowclay e comp. Conosciuto chi fosse dal nome per lui segnato nel libro delle visite, noti avea ancora attraversato il cortile, che tutti i lavoratori gli furono intorno gridando: abbasso il macellajo . Volendo uscirsene, gli fu gettato in capo un fascio di paglia, cui tenner dietro projettili d'ogni fatta; poi calcatogli il cappello sugli occhi e rimbalzato qua e là, fu preso pei mustacchi. Uscito a malo stento di là, fu accompagnato a fischi dalla calca, e per poco non fu gettato nel Tamigi. MARCARINI, ne' suoi Canti ricordati, Tito Speri, nota 24, p. 265.
- Il primo elenco delle bresciane vittime ci fu dato dal Correnti, infine al suo racconto più volte ricordato - I dieci giorni della insurrezione di Brescia nel 1849 - , dalla pag. 103 alla 113. Venne ripubblicato dal Cassola nello scritto – Insurrezione di Brescia - inserito nel tomo II, fasc. I dei Docum. della Guerra Santa, dalla pag. 137 alla 144. Noi ci siamo attenuti al più recente datoci dal Porcelli - Storia della Rivoluz. di Brescia nel 1849 - p. 133-142, che crediamo il più completo.