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appartenevano [1], veniva intanto accantonata fra Tortona e Voghera. Moderata dal Fanti, numerava tra' suoi capitani il Soldo, il Manara, il Ferrari, il Buonvicini [2]. Intesi i patti dell'armistizio, lo Spini ed il Manara proponevano al Ministero di condurla sul Tevere o sull'Arno per combattervi le lotte estreme della cadente libertà. Ma sull'Arno veniva intanto rimesso il granduca; ed il Manara, sciolta una parte della colonna, coi rimasti bersaglieri, ch'erano 600, salpato da Genova per Civitavecchia, il 27 aprile sbarcava ad Anzio [3].

In quanto a Roma, fuggito il papa, e dalla incondita fuga precipitate le cose, era impossibile che dalla sgovernata città non si corresse a repubblica. Bensì non era ad attendersi che il presidente di un'altra si levasse a combatterla, e che Luigi Napoleone, cacciato da Roma nel 1830 come cospiratore, secondando nel 1849 le borboniche e tedesche mire, vi mandasse, per rimettervi il papa, un esercito repubblicano. L'Oudinot, che lo comandava, approdato a Civitavecchia (24 aprile) tre giorni prima del Manara, dichiarando - non essere venuto che ad impedire l'intervento di Napoli e di Vienna, rispetterebbe ad ogni modo il voto del popolo romano -, concedeva che il Manara co` suoi sbarcasse ad Anzio. Il rispetto al voto popolare fu questo, che pigliata Roma d'assalto, i regggimenti della repubblica francese vi rimettevano colle bajonette la tirannide pretesca, ingojandosi dal popolo romano, essi gli orgogliosi di Francia, il titolo

  1. Venivano col Ramorino arrestati il 21 ad Arona dalla guardia nazionale due ufficiali che erano con lui, il conte Filippo Mazzucchelli ajutante di campo del generale, ed il maggiore Bortolo Galanti, entrambi di Brescia, rilasciati dopo il processo militare del Ramorino. Processo del Ramorino. Torino 1849.
  2. DANDOLO, I Volontarj ecc. cap. I.
  3. Idem, p. 123. COPPI, Ann. d'Italia, t. XI, art. 66.


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