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in danno delle famiglie che hanno qualche figlio disertore. È un caro ricordo di Haynau. Egli, prima di partire da Brescia, aveva minacciato di colmare i vuoti, che per le diserzioni si andavano formando nel reggimento Conte Haugwitz, qui di guarnigione, col costringere al servizio militare i fratelli dei disertori, e perfino coll'obbligare i Comuni, ai quali questi appartengono, a fornire dei giovani idonei alle armi in sostituzione del soldato che ha preso il volo.
Di quanto lacrime è causa questa, durissima legge! Tuttavia il numero dei disertori aumenta, come aumenta il numero dei giovani che, prima di cadere sotto l'obbligo della leva, prendono la via del Piemonte e vanno a servire il Re Carlo Alberto, sotto la bandiera tricolore. Altri, piuttosto di diventar soldati dell'Austria, si gettano alla campagna. Poveri giovani!
Giovedì, 15 marzo '49
Non c' è più dubbio; la guerra fra il Piemonte e l'Austria è imminente. Oggi, furia furia, il Feld Maresciallo Appel ha lasciato la città con tutto il 3° corpo d'esercito, cioè con quasi tutti i sei o sette mila uomini che ci pesavano sul collo da tanti mesi: non ha lasciato qui che 500 soldati circa e un'ottantina di gendarmi, i soldati in Castello, i gendarmi a S. Urbano : ma il castello è guernito con 14 tra cannoni e mortai.....
Tutto il giorno fu un continuo partire di soldati: fanteria, cavalleria, artiglieria, pontonieri. " Dove andranno? " si domanda la gente. Chi risponde: " a Milano " - chi: " a Pavia. " - Quanto a loro, gli Austriaci, non hanno che una risposta per chi loro chiede dove vadano: " Andiamo a Torino! " E lo dicono con quella solita loro albagia, che muove a sdegno. Penso anch'io ,che molti di essi possano entrare nella capitale del Piemonte.... ma come prigionieri di guerra !