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sotto i suoi ordini a Castel Toblino nel Trentino. " fece il giovane che aveva parlato pocanzi.
" Se lo conoscete, tanto meglio: saprete che quando dà unordine, con lui non si scherza. Potete dunque ritornarvene in città a far qualche cosa anche voi altri: nè di qua, nè di là, nè da nessun'altra parte, non si passa!"
Scoppia a un tratto, sul nostro capo, un uragano di imprecazioni. L'armato dice " andatevene! " e si mette in guardia; da un cancello vicino vediamo rotolar fuori un uomo vestito di fustagno, armato fino ai denti; e subito gli piomba addosso un gran coso nero, un prete colossale. " Boifava ! " gridiamo tutti, e restiamo li come di sasso.
" A me quelle armi! " tuona il prete, e strappa al fuggente il fucile dalle mani e le pistole dalla cintura.
" Ladro! Vai coi tedeschi e non coi galantuomini che io comando! " E con un ultimo spintone, che dev'essere stato forte come la puntata d'un ariete, quell'uomo rotolò giù per il pendio sottostante al sentiero e disparve nella macchia, donde vomitò in su, quando si credette al sicuro, un'ira di Dio d'imprecazioni al pretaccio , alla sua banda di assassini , e perfino all' Italia!
Si capi che quel farabutto, cacciatosi chi sa come, nella banda, faceva mal uso delle armi affidategli, commettendo soperchierie a danno di quegli stessi che avrebbe invece dovuto difendere.