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Questi tornò a guardar me, ed io a guardar lui ..... finalmente mi arrischiai a dirgli : " Se volete prendere il fucile per combattere, io sarei tanto contento di non separarmi da voi.... "

" Tu hai arruolato un soldato e un tamburino a un solo colpo " ha detto mio padre, allegro, a Maraffio . Questi se ne andò tutto contento dicendo: " Vi aspetto tutte due domattina al quartiere di S. Eufemia ".

Io ero fuori di me dalla gioia.

Sabato, 24 marzo, mattina.

Il bombardamento!... Ho contato fino a 50 - poi mi sono stancato: ma la vecchia Giaele, nostra vicina, ci assicura che sono stati 81 i colpi di cannone tirati dal Castello sulla città dalla mezzanotte a stamattina: lei li ha contati col rosario alla mano, raccomandandosi l'anima ad ogni colpo, la poveretta!

Io non ne ero però impressionato per nulla, anzi, vedendo che niente di male mi accadeva, quasi mi veniva la voglia di far quattro salti. Mio padre mi parve preoccupato: si stizziva anche vedendomi allegro: " Monello, gli è che non conosci il pericolo! Ma se il tetto si aprisse improvvisamente... " Non finì, forse sembrandogli di fare un triste augurio; poi mi disse: " Pensa che ci possono essere delle vittime già a quest'ora! " E purtroppo fu cosi! In più d'una famiglia ci furono convulsioni, grida, disgrazie. Si deplorano alcuni feriti e due fanciulli morti.

Molta gente, specialmente donne, fanciulli e vecchi, si è rifugiata nelle cantine. Ma chi ha buone braccia e saldo cuore non ha esitato a uscir di casa, sebbene fosse di notte. Anche mio padre sarebbe uscito, se non fesse stato per riguardo a me: ne sono certo. Un po' mi faceva la voce grossa, un po' fremeva sentendo venire dalle vie grida entusiastiche, come di festa.


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