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vere vittime, stasera: la povera Caterina Zamboni, moglie di Fava, amico di mio padre; colpita sulla via da una scheggia, morì quasi sul momento fra le braccia di due pietosi che erano accorsi per portarla all'ospitale. Io piangevo e m'ero messo a gridare : "Povera Caterina! " Ma uno di quei due, un uomo sulla sessantina, mi disse, quasi sgridandomi: " Serba le lagrime, ragazzo mio! ne dovrai vedere di più brutte ancora! piuttosto vai a dire alla famiglia di questa disgraziata quel che le è accaduto.... " Andai, trovai la casa chiusa: forse il Fava era sotto le armi. Ritornai: quei due c'erano ancora: non fecero che deporre il cadavere della disgraziata sui gradini della chiesa vicina, sotto la protezione della casa di Dio... Poi ce ne andammo tutti pei fatti nostri; tanto, lì non c'era che da buscarsi un qualche gettone poco gradito!
27, martedì, a mezzogiorno.
Oggi è incominciato uno strano duello! Alcuni valentissimi tiratori, il signor Annibale Faverzani, l'armaiuolo Zaccaria Premoli ed altri, fra i quali anche uno Svizzero, sono andati a collocarsi colle loro carabine... indovinate un po' dove ?... sulla Torre del Pègol : e di lassù ribattono i colpi dei Cacciatori tirolesi appiattati dietro le trincee del Castello. Ma fanno ancora di meglio: impediscono, coi propri colpi, ai Tedeschi di bombardare la città - perchè non appena un cannoniere si avvicina al suo pezzo.... pum ! parte dalla Torre un colpo di carabina che ti butta là il malcapitato artigliere.... e il cannone resta muto! Il brutto caso è già toccato a chi sa quanti cannonieri, cosicchè per oggi è sospeso il bombardamento. Mi rincresce un po' per quei poveracci di tedeschi, che ci hanno lasciata la pelle senza gloria: sono figli d'Adamo anch'essi! ma, d'altra parte, non c'era altro modo per impedire che i loro cannoni continuassero a portare la strage nella