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di indirizzar le palle al Palazzo Bargnani, hanno tempestato, crivellato il vicino convento dei Padri Filippini alla Pace. Ora chi vorrebbe andar a giocare alle bocce in quel cortile, come si faceva noi ragazzi le domeniche passate ?
E oggi come passerà la giornata ?
28, notte.
Dio mio che disastro! Mio padre, è salvo per miracolo, ed io.... io sono ancor vivo perchè le angoscie che ho provate oggi non mi hanno spaccato il cuore. Povera Brescia! Quanto sangue, quante vittime oggi!
E domani? e poi?....
Ma mio padre dice: " Avanti sino alla fine! " Ed io ripeto; " Sì, avanti sino alla fine! Il Signore, la Madonna e i Santi Faustino e Giovita avranno pietà di noi ! "
Cosi la pensano tutti. Infatti, c'è ora una grande devozione ai nostri Santi Protettori. Non c'è angolo della città dove non sia stata incollata una loro immagine.
Dunque, oggi si era di guardia alla solita barricata di Porta Torrelunga, in attesa del nemico: dapprima eravamo pochi: ma quando il cannone del Castello ricominciò a tuonare, molti cittadini armati, comprendendo che qualche cosa i nemici stavano per intraprendere, accorsero ai posti loro assegnati; così forse un trecento vennero a mettersi sotto gli ordini di Tito Speri a quella porta. C'erano signori e popolani, operai e studenti, avvocati, dottori, negozianti, un po' di tutto. Già qualche bomba cominciava a cadere dal Castello: ma le si schivava con molta disinvoltura, ormai.
" Gli Austriaci tentano uno stratagemma come fecero ieri " notò il nostro comandante vedendo apparire ,qua e là dei drappelli di soldati, che scomparivano subito dopo avere sparato.
" Che stratagemma! " esclamò più d'uno. " Vogliamo andare a snidarli da S. Eufemia ".