pag. 49

" Non vi fidate, amici " ribatteva lo Speri: "qui dobbiamo attenderli, se hanno il coraggio di farsi innanzi: da qui potremo batterli, annientarli. "

" Ma che! Vogliamo uscire! Vogliamo andare a Eufemia, noi ! E chi ha paura , resti ! "

Tito Speri, di solito così calmo e pallido, li fulminò con uno sguardo ; la sua faccia si fece rossa per lo sdegno : ma non rispose parola a quella bassa insinuazione ; nel suo cuore generoso li compativa. Ma colla chiave dei cancelli in mano, la sciabola nel fodero, si avanzò verso la porta, la schiuse e disse : "Ebbene, andiamo ! Però io voglio essere il primo a uscire e il primo ad assalire il nemico. " Non aveva ancora aperto bocca, che già molti di quegli stessi che l'avevano offeso, gli si stringevano intorno, quasi a proteggerlo dai proiettili che dal di fuori e dal Castello continuavano a tempestarci. Così, senza parole, furono riconciliati quei fieri animi.

Si usci a frotte - e di corsa si volò contro i nemici, schioppettandoli con un fuoco a volontà che li gettò in rotta appunto come ieri. " A S. Eufemia gridavano molti. Giunti che, si fu a S. Francesco di Paola, Speri comprese che non avrebbe potuto trattenere quegli entusiasti della battaglia ad ogni costo, e cosi parlò: " Sì, andremo a S. Eufemia, ma dobbiamo sventare i piani insidiosi del nemico, che spera di coglierci in blocco sullo stradale. Dividiamoci dunque come usano le truppe in battaglia: una squadra con Broglia terrà la strada reale; un'altra, con Maraffio, si porterà sulla destra, prendendo per la strada bassa lungo il Naviglio; io, colla parte più grossa, prenderò la via dei Ronchi per piombare a S. Eufemia sul fianco destro dei nemici : una squadra resterà qui a S. Francesco, in riserva ".

Così fu fatto. Mio padre ed io segummo lo Speri con altri cento cinquanta armati. Dico il vero che il


Inizio - Start
www.brescialeonessa.it