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ci hanno veduto! " Facemmo appena a tempo a stenderci lunghi distesi che una scarica venuta dal basso ci rasentò, per dire così, la punta dei capelli. Ma i Tirolesi non ebbero campo a fare una seconda scarica sopra di noi ; un altro drappello di Bresciani sboccava in quel momento a baionetta in resta dalla solita via trasversale e prendeva a salire verso di loro con una risolutezza da metter paura.
" Guarda, è Tito Speri cogli ultimi avanzi della squadra " gridò mio padre. Non aveva finito di parlare, che i Tirolesi si erano lanciati a baionetta in resta contro i Bresciani. Fu per questi una fortuna quella carica, perchè qualcuno se ne potè salvare, laddove tutti sarebbero morti se i Cacciatori fessero rimasti fermi a tempestarli di colpi. Un fiero tafferuglio ne seguì.
" Ora è il momento buono " disse mio padre " batti il tamburo, e noi gridiamo tutti insieme ! " così si fece e lo stratagemma riuscì. Infatti i Cacciatori, sorpresi, spaventati, raccolti in fretta e in furia i loro morti e i loro feriti, scesero sollecitamente in paese - e i pochi superstiti dei nostri si sbandarono per la collina dirigendosi verso Brescia. Ma non era ancor finita per loro. Ad un tratto vedemmo sbucare da un rientramento della collina e stendersi dall'alto al basso una catena di Croati; venivano a precluderci la ritirata.
Primo a dar di cozzo in essi fu lo Speri. Dal nostro posto lo vedemmo affrettare risoluto il passo verso i nemici roteando la spada a mulinello colla destra, mentre colla sinistra continuava a gettar verso di loro manate di monete, come arguimmo dal gesto che faceva ficcando ripetutamente la mano nella borsetta che recava ad armacollo e nella quale teneva il danaro per la paga de' suoi uomini. E i Croati a chinarsi per raccattare quelle monete, urtandosi l'un l'altro e contendendosele con avidità... da Croati. Miracolo! l'animoso nostro