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donare le alture di S.Gottardo, Santa Croce e il Goletto - e si è ritirato ai Campiani, sopra Collebeato. Ormai non gli erano rimasti intorno che una sessantina d'uomini: degli altri parte sono caduti morti o feriti o sono stati fatti prigionieri nei vari combattimenti, ma i più si sono sbandati.
Sarebbe però stato un gran vantaggio per noi se quei sessanta uomini fedeli si fossero ritirati in città, invece di allontanarsene. Chi sa se ritorneranno a combattere per noi? Vè chi lo crede, e dice che dal di fuori ci aiuteranno meglio : fors'anche riusciremo, operando con essi, a prendere i tedeschi tra due fuochi. Dio lo voglia! Mio padre però ne dubita. " Sono uccelli di bosco " dice: " e noi siamo gli uccelli di gabbia! Ma a chi vorrà prenderci, gli beccheremo le mani a dovere "
31, sabato, ore 1 dopo mezzogiorno.
I Santi Faustino e Giovita ci aiutino!
Haynau, il feroce Haynau è in Castello! È ritornato stanotte, improvvisamente, da Padova - ha condotto con sè nuove truppe - è entrato in Castello dalla porta di soccorso della Pusterla - ed ora vuole averci in suo potere ad ogni costo. " O la città si arrende o egli scenderà coi suoi soldati a conquistarla col ferro e col fuoco. - Questo egli ha detto al Municipio in una lettera, che fu recata stamattina in città da due gendarmi. I nostri armati, bendati loro gli occhi, li scortarono da S. Urbano fino alla Loggia per difenderli da possibili offese. " Bresciani, voi mi conoscete, io mantengo la mia parola! " erano le ultime parole di quella lettera tutta piena di minacce.
Immaginarsi che uragano è scoppiato sulla Piazza, piena zeppa di popolo, quando il Sangervasio lesse quella lettera e riferì le altre minacce che l'Haynau aveva fatte ad una Commissione di cittadini andata da