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barricata. E dire che quel brav' uomo era così mite d'animo che non avrebbe fatto male ad una mosca ! Ma ora si deve combattere, ed eccolo là pronto e fermo al posto del dovere !
Ed ecco i Tedeschi! Dalla via delle Consolazioni, che scende dal Castello apparve per primo un graduato, che si seppe poi essere il tenente colonnello Milez del reggimento Baden: lo seguivano al passo di corsa i Croati, serrati in forte colonna; i disgraziati credevano forse di poter far impeto contro la barricata e conquistarla.... e invece !
" Quello è mio! " gridò Cesare Zanini, un giovinotto popolano puntando il fucile: parti il colpo e il tenente colonnello cadde fulminato. Nello stesso tempo una terribile scarica abbattè la testa della colonna assalitrice. Spavento ! una ventina di soldati precipitarono a un tempo l'uno sull'altro come se fossero stati colpiti da una mano invisibile: so ne udirono le grida, si videro le loro povere membra stirarsi e contorcersi... Orrore ! orrore !
Dietro alla prima precipita sulla piazza una seconda squadra. Ora i sopravvenuti incespicano nei corpi esanimi dei compagni e cadono miserevolmente sopra di essi: sopravvengono altre squadre, e il nostro piombo le miete spietatamente.
Ma poi si ode una voce gridare: " Avanti, macellai! Andiamo a sentire il fiato a quei tedeschi! " È Marafflo : ha gettato il fucile per impugnare un lungo coltellaccio : i suoi compagni lo imitano: si armano di coltelli o di mannaie, balzano tutti insieme al di là della barricata e corrono da forsennati sui nemici, mandando grida che fanno rabbrividire e brandendo terribilmente i loro ferri. Intravedo che sta per accadere un vero macello di vittime umane: tremo, mi sento venir meno, mi si oscurano gli occhi, i ginocchi mi si piegano, mi accascio e rimango privo di sensi ai piedi della barricata….