pag. 74
nostre, posizioni ? Ora altra truppa, valicata la barricata deserta di difensori, irrompe nella piazzetta. Bisogna ritirarsi! Dal voltone di Porta Bruciata si farà migliore resistenza. E lì appunto ci ritiriamo.
Che disgrazia! I nostri uomini non hanno quasi più cartucce, e il Comitato non ne manda, perché…. perché…. non ne ha più.
" Non lo sapete ? Le ultime quattromila le ha fatte distribuire stamattina prima dell'alba " dice uno.
" Quattromila sole ce ne erano ? E ci si manda al fuoco senza cartucce ? Ma questo è un tradir.... "
Non finì la parola quell'uomo, chè mio padre alzò la mano pronto a chiudergli la bocca. " Facciamo ciò che possiamo! " gli disse poi. " Del resto, nessuno ci obbliga a combattere; chi non vuole, se ne può andare ".
L'altro capì di aver torto e rimediò con un : " Dicevo per dire che mi rincresce di dover lasciare il ballo proprio nel momento più bello "
E lo si dovette lasciare, pur troppo, quel ballo, perché gli austriaci, non più rattenuti, dopo aver commesso ogni sorta di orrori nelle case e sulla piazzetta, rinforzati da altre squadre, fecero impeto in via S. Agostino e da lì dilagarono verso piazza del Duomo e penetrarono nel Broletto.
Erano le sette. Un ufficiale, affacciatosi alla ringhiera dall'alto della Torre del Popolo, fu veduto agitare la sua ciarpa giallo-nera verso il Castello, per far sapere all'Haynau che il Broletto era in mano degli Imperiali.
Ciò non ostante la lotta non cessò. I cittadini dalle barricate che ancora erano in loro potere, da dietro