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della Patria! " - " Che c'entrano i frati ? Stiano nel loro convento a pregare Iddio che ci faccia vincere! " - " No, no! fanno bene i frati a mettersi in mezzo ! Non vedete che non c'è più speranza per Brescia ? Bisogna ben finirla se non abbiamo i mezzi per resistere ! Viva dunque i frati! " - " No, morte ai frati impiccioni! Non vogliamo che vadano in Castello ! "
Cosi in meno che non lo dica, sorse un tumulto d'inferno che si dilatò per tutta la piazza e nelle vie laterali - e quando il padre Maurizio prese a salire la rampa del Castello noi dalla piazza sentimmo parecchi colpi di fuoco; e tosto corse la voce che fossero partiti dai più furibondi, che di capitolazione non volevano sentirne a parlare. Altri disse che erano stati i Croati. Il fatto è che il Padre si ebbe la tonaca forata da una palla.
Il popolo, in piazza, andava sempre più eccitandosi. " Giù quella bandiera bianca ! Vogliamo la bandiera tricolore ! - Che tricolore ! Bandiera rossa ci vuole! - Sì, sì, bandiera rossa, guerra a morte, resistenza a oltranza! Questa piazza deve essere inaffiata
col sangue croato ! - Giuramento ! Se fossero tutti come me, che sì che Brescia ne vedrebbe delle belle oggi ! Ma i più sono vigliacchi goghi, austriacanti, anime vendute! Con chi l'hai, giovinotto? Vorresti vedere la tua città ridotta in cenere o rasa al suolo per il gusto di farti chiamare eroe? Si resiste finchè si può; miracoli non ne fa nessuno, caro mio! "