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" Ai tempi di Niccolò Piccinino, che c'era più fede, le cose andarono meglio! Allora anche i Santi si mossero! - Ma stai zitto! Con questi discorsi stuzzichi ancor più quell'esaltato là, dal fazzoletto rosso al collo."

L'esaltato era appunto il giovinotto che aveva chiamato vigliacchi tutti quanti ; egli correva qua e là come uno spiritato, seguito da altri giovanotti accesi come lui e da alcune ragazze, che avrebbero fatto meglio a starsene a casa.

Intanto però la folla s'era diradata perchè si prevedeva che il Padre Maurizio non sarebbe tornato tanto presto. Così l'agitazione andò rapidamente calmandosi e anche i più esaltati, non trovando eco, andarono altrove a cercar miglior fortuna.

Poco dopo passò Tito Speri.

" Che facciamo, signor capitano ? " gli chiese mio padre.

" Domanderò io a te: che facciamo? Si aspetta il ritorno del Padre Maurizio. Pel momento ci conviene tenerci caro, le nostre armi e ben custodite quelle poche cartucce che ci sono rimaste. Se la risposta che darà L'Haynau non permetterà un accomodamento onorevole."

" Torneremo alle barricate, nevvero, signor capitano ? "

" M'hai compreso a meraviglia! Arrivederci, Nanni. "

E salì alla Loggia.

Il Padre non ritornava; io mi sentivo stanco e languido e neppur mio padre doveva essere senza appetito dopo le corse fatte la mattina. Andammo in cerca di pane ; ma non era tanto facile trovare una bottega aperta! Però, dopo aver girellato alquanto, avemmo la fortuna di trovar aperta a mezzo la forneria Pasotti al Granarolo; comperammo una pagnotta stantia e ritornammo a sbocconcellarcela a nostro agio sotto la


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