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Loggia, bevendoci sopra di quell'acqua limpida e pura che sgorga dalle due fontanine, accanto all'ingresso. A farvi la confidenza, mio padre, oltre il suo inseparabile fucile, non possedeva, alla fine della rivoluzione, che una mezza svanzica; ma il brav'uomo era sereno e fiducioso come se avesse avuto in tasca una borsa piena di marenghi. Aveva una grande fiducia nella Provvidenza e quando la nominava, si guardava sempre istintivamente le braccia, come per dire: " Finchè queste sono buone, è segno che la Provvidenza non mi abbandona. "
Finalmente il Padre Maurizio apparve in capo alla Piazza, sempre preceduto dal Marchesini e accompagnato dal frate laico Ilario da Milano. Tutta la gente gli fu intorno, ansiosa di sentire dalla sua bocca la risposta di Haynau: ma il Padre non diceva altro che " Tornate tranquilli ! Iddio non ci abbandonerà ! "
La risposta la diede intera e schietta al Municipio, e tosto fu comunicata al popolo dal balcone e fu fatta conoscere alla città prima per mezzo di appositi messi, poi per mezzo di avvisi scritti a mano.
A stringerli in poche parole, i patti della resa non portavano che questo : " La vita e le sostanze sarebbero assicurate ai pacifici cittadini. "
" Ma per esser ritenuto pacifico cittadino bisogna consegnare il fucile e le munizioni, " pensò subito mio padre. Dopo un po' di riflessione disse: " No, non mi fido di Haynau. Consegnerò il fucile quando vedrò che i tedeschi vogliono la pace per davvero e rispettano realmente la città. Andiamo. " E mi condusse al Palazzo Bargnani.
Il Palazzo era deserto: il Comitato s'era sciolto. Sapemmo da uno, che abitava là presso, che molti cittadini e valligiani armati, dopo aver preso il denaro dalla cassa del Comitato, perchè non cadesse in mano dei nemici e per servirsene a continuare la guerra,