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si gridò : " Ci sono delle spie lì, nelle prigioni, vicino alla Loggia! Facciamo noi giustizia prima che Havnau venga a liberarle!"

Detto, fatto. Quei forsennati corrono all'edificio delle prigioni, alcuni vi entrano, i più restano nel vicolo. Quelli che sono entrati fanno aprire le carceri, ne traggono quanti vi si trovano, li spingono fuori a calci di fucile, a pedate, a pugni : e quando sono in istrada, ben di peggio attendo i malcapitati. Tutti sono loro addosso: si sentono dei colpi di fucile, delle grida di spavento e di angoscia, dei lamenti, dei rantoli : Venti uomini giaciono esanimi sulla via!... Che orrore!.. Erano tutti, o quasi tutti, spie e confidenti della polizia quei prigionieri, e davvero che più d'uno meritava la pena di morte, e l'avrebbe avuta se fosse comparso innanzi a un tribunale, tante ne aveva fatte in danno dei suoi poveri concittadini. Ma non era quello il modo di fare giustizia: quello era un vero assassinio, perchè certamente non tutti quei disgraziati erano colpevoli allo stesso modo e nello stesso grado. La turba dei forsennati, consumata la carneficina, si sbandò: veramente non aveva altre gesta, superiori a quelle, da compiere !

" Che Dio mi castighi se tengo ancora presso di me un fucile!" esclamò mio padre, che meglio di me aveva potuto vedere in tutto il suo selvaggio orrore quella scena degna dei famosi tempi del Terrore : e, afferrata l'arma per la canna, la sbattè più volte con violenza contro il lastrico fino a che l'ebbe ridotta inservibile: poi la gettò. " Ed ora che tutto è finito, andiamocene, Nino! "

Si camminava malinconici e silenziosi da una via all'altra tirando dei lunghi sospiri. Che strano aspetto davano alle case, alle vie le bandiere bianche esposte


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