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" Nino " rispose il bambinello, sbarrando tanto d'occhi e alzando le manine come se temesse che gli facessimo del male.

" Nino, e poi ? Il tuo cognome ? "

Il bambinello ripetè " Nino ". Era troppo piccolo per sapere di avere anche un cognome oltre il nome.

" E tuo babbo ? " continuò mio padre " come si chiama ? "

" Piero. "

" E tua mamma? "

" Maria. "

" Dove è la tua casa ? "

" Lá, lá. " e il bambinello moveva il braccio e agitava la manina come per segnare una via lontana.

" Vattelapesca di chi è questa povera creatura ! Ce ne son tanti dei Piero e delle Marie ! " esclamò mio padre.

" E dov'è tua mamma ? "

" È caduta per terra. "

" Dove? "

" Là, là..."

" Scommetterei che gliel'hanno ammazzata i croati mentre scappava. "

Il bambino, al pensiero della mamma, voleva piangerre, ma non trovava più lagrime : tirava di quando in quando dei lunghi sospironi.

" E tuo padre ? "

" È andato via coi brutti . "

" Chi son i brutti ? "

" I brutti ! .... "

E nel pronunziare questa parola, si alterava nel visetto il povero innocente, come se gli si affacciasse una visione spaventosa. Del resto non si potè cavargli nessuna spiegazione.

" Sai, Nino, che facciamo? Portiamo su in casa questa povera creatura : avremo tempo di cercare di chi


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