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Stamattina non si è usciti di casa. Trovandoci tutti pure alla finestra, vedemmo passare una pattuglia di Cacciatori tirolesi col fucile armato e la baionetta innastata. Andavano a dar la caccia a chi si è compromesso nella rivoluzione. Nino, al vederli, ebbe un sussulto e si mise a strillare: " I brutti! I brutti! " né più volle stare alla finestra.
" L'avevo pensato io! " disse mio padre: " il padre di questa creatura l'hanno condotto in castello o in quartiere. Probabilmente l'hanno fucilato, e essere proprio stati questi maledetti jäger ! "
Martedì, 3 aprile.
Mio padre è uscito stamattina lasciandomi in casa a custodire il mio piccolo fratello adottivo. Non ho dunque, veduto nulla di nuovo, tranne il carro dei morti ch'è passato nella nostra via per andar a raccogliere qualche vittima della rabbia tedesca nelle case del vicinato. Dalla finestra ho assistito a un triste e strano dialogo. Uno dei becchini si era fermato a discorrere con un bracciante, che abita rimpetto a noi e sentii che gli diceva: "Compare, perchè non vieni a darci una mano? Guadagneresti una buona giornata : c'è tanto da fare!"
" Ne hanno ammazzati molti dei nostri? Io non mi sono mai mosso dalla Porta di S. Nazzaro. "
" Uno sterminio, compare. Ma anche loro, i pataluc , possono cantare a morto per un bel po'! Essi però se li sono portati via da sè i loro. Quanto ai nostri, soltanto a Torrelunga, dalla fossa sotto le mura ne abbiam tirati su trentasei, capisci ? In parrocchia di S. Alessandro, ventuno. Alla rampa del Castello, molti, tanto fuori che dentro le case. Ora c'è da ammattire per andare in giro a cercarli nelle stanze e nelle cantine. Vieni, compare, abbiamo bisogno di braccia! Vieni, ti