Ove non si parlerà degli interessantissimi affreschi che ritraggono i possedimenti degli Osservanti Minori Francescani, la vita e le predicazioni di San Bernardino da Siena e altri soggetti edificanti; non si parlerà dell’elegante architettura, delle strane colonne non rastremate, delle antiche lastre tombali, della meridiana che segnava l’ora ufficiale del Comune. Per oggi – e per me – è semplicemente un luogo quieto e silenzioso, e tuttavia ancora abitato e vissuto ogni giorno da chi ci vive o ci passa, ci prega o ci lavora.