La bella fontana che si trova nella metà meridionale di Piazza Tebaldo Brusato non è sempre stata lì, nonostante una certa coerenza stilistica di altri elementi, come il parapetto della “misteriosa” scalinata lì vicino, faccia pensare ad un progetto unico.

Danza di luci in piazza Tebaldo Brusato

Il cammino di questa fontana comincia infatti già alla fine del Cinquecento, quando venne costruita dall’artigiano Martino Bissone e collocata dietro il palazzo della Loggia.
Era chiamata Fontana dei Merati dal nome della famiglia che vi abitava di fronte.

Nel 1853 venne spostata in Piazza delle Pescherie Nuove o degli Scarfòi, la bella piazzetta che si trovava lungo Via X Giornate, o meglio Contrada delle Spaderie.
Lì rimase fino al 1929/1930, quando fu trasferita nella sua posizione attuale a causa della demolizione delle Pescherie per la costruzione di Piazza Vittoria.
Qui sotto, un dipinto di Angelo Inganni che mostra la zona nel 1880, con la fontana nel suo “ambiente naturale”:

Anticca fontana del Gambero

Antica fontana del Gambero.

In primo piano si nota un’altra fontana oggi scomparsa, quella del Gambero, rimossa per agevolare il transito di automobili e mezzi pubblici.
Ecco invece una foto del 1929, poco tempo prima della triste fine della piazza:

Copyright sconosciuto: fatemi sapere se ci sono problemi. 

Copyright sconosciuto: fatemi sapere se ci sono problemi.

L’unica cosa rimasta nella zona originaria è, ironicamente, l’odore di pesce, proveniente da una pescheria di via Dandolo.

Sotto, alcuni particolari della sommità e della vasca superiore.
I pesci in alto richiamano sia l’acqua che le pescherie.

I delfini che ornano la fontana  Decorazione della fontana

Esisteva anche Piazza delle Pescherie Vecchie: si trovava nella parte settentrionale di Piazza Vittoria ed aveva una sua fontana settecentesca che, purtroppo, non ha avuto la stessa fortuna dell’altra: fu anch’essa trasferita in piazza Tebaldo Brusato, ma sparì probabilmente durante la guerra.

Robecchi, F., 1996. Aqua Brixiana. Fiumi, canali, acquedotti e fontane nella storia di una città. Grafo, Brescia.